Tuesday, April 30, 2013

moon shine

Let's welcome the month of May,explorers month, the month during which we celebrate famous explorers, travelers and adventurers, by chance or by profession, by choice or by circumstances; those who after pushing the boundaries of the known not satisfied, jumped into the unknown, who faced scylla and charybdis, who discovered new lands thinking they were ancient lands, who made roads out of valleys, who drank indigenous potions, who never came back.
No? May is not explorers month, typically?
Well it is at Lamplight Books, thanks to our honor member of this blog, Easy Runner, who, with his comment to the previous post, gave me the idea and already contributed with two big names:
Freya Madeline Stark, her books are hard to find in the used world and they hardly see the shelves once I do find them before they get bought...she lived up to 100 years, so now you know the secret of longevity: do the unthinkable like being a woman of the mid 1900's and traveling to Afghanistan by yourself.
Bruce Chatwin , (In Patagonia and The Songlines ) of which I have just found a compilation of letters entitled: Under the Sun ( included the correspondence with Paul Theroux).
I am going to leave you with one more name suggested by the purchase of J.K. (you know who you are), a regular at Lamplight Books who always comes in with the typical look of a book lover: secretively happy to come in trying to tell himself :"I'll just have a look today", and more often than not finding a book he cannot leave behind, and sure enough today he walked away with Marco Polo, The customs of the kingdoms of India,in the cute Penguin edition, Great Journeys, telling me he is in the middle of Wilfred Thesiger, Arabian Sands, where the author spends 5 years traveling around the Arabian desert with Bedouins...
...and while I am sitting here thinking, talking and writing about travelers and adventurers, an adventurer from Virgina asked me if I carry books on Moon Shine, and forgive my ignorance if I didn't know it is that distilled corn and apparently illegal drink ( a Virginian version of the Irish Pochin ) and I guess I would have known had I been a great explorer myself....
more to come


1 comment:

  1. Quale onore per Easy Runner aver meritato di traghettare, anche attraverso una semplice menzione, dal ripostiglio dei commenti alla prima pagina del blog.
    Nel mese dunque che la nostra simpatica libraia ha voluto fosse dedicato alle esplorazioni, ritiro l’attestato e prendo parte all’avventuroso viaggio in compagnia e sulle orme degli illustri nomi sopra celebrati.
    Che sono quelli di Marco Polo, Freya Stark, David Livingstone e Bruce Chatwin, sufficienti a riempire la sezione viaggi degli scaffali d’una libreria.
    Ma il gioco si fa più interessante se ci tuffiamo sotto le parole, esplorando ciò che giace nel forziere marino.
    Prendiamo quel Scilla e Cariddi, che appare come boa galleggiante fra le righe del post, e lungi dal confinarli nella gabbia delle mostruosità pensiamo a quanti ebbero il coraggio di oltrepassarne i gorghi.
    Gli Argonauti e Giasone, ad esempio, che furono esploratori di terre lontane e conoscitori di popoli.
    Partiti alla conquista del vello d’oro, dalle pagine delle Argonautiche di Apollonio apprendiamo che proprio il passaggio di Scilla e Cariddi dovettero affrontare nel viaggio di ritorno verso casa.
    Così pure Ulisse nel canto XII dell’ Odissea.
    Costretto ad attraversare lo stretto di Messina e incerto se affrontare le sei teste di cane di Scilla o i vortici creati dal mostro Cariddi “ che l’acqua livida tre volte al giorno vomita e tre riassorbe ” preferì affrontare Scilla che mettere a repentaglio la nave fra i gorghi di Cariddi.
    Diverso l’approccio di Enea e del padre Anchise, come ci spiega Virgilio nel Canto III dell’ Eneide.
    Scorgendo in lontananza il ribollire del mare intorno a Scilla e Cariddi, dettero ascolto alla profezia di Eleno, preferendo cambiar rotta per aggirare l’ostacolo.
    Non è sorprendente scoprire quanti piani di lettura e quali possibilità di esplorazione uno scritto contenga?
    Provo a dare un paio di bracciate in questo mare aperto ed ecco che la nostra ospitale libraia di Pike Place Matket fa sorgere dalle acque un’altra isola possente.
    Le cronache di viaggio di Paul Therouz, cominciate oltre trentacinque anni fa con la pubblicazione di “ Bazar Express “ e considerate autentica bibbia per generazioni di globetrotter con zaino in spalla, sono qui a parlarci di altri mondi e culture da esplorare.
    A quasi settant’anni Paul ripercorre le tappe di viaggio di un anello che attraversa tutta l’Asia e le pagine del diario daranno vita ad “ Un treno fantasma verso la Stella dell’Est “.
    Il mio di viaggio si ferma qui, cara e gentile ospite, ma tu, se vorrai e se il Tempo ti sarà amico, certamente saprai ricercare dentro le tue stesse parole stimoli e indicazioni per nuove esplorazioni.
    Citando il pensiero di uno scrittore americano contemporaneo, a suo modo esploratore in “ Storie di una dolce terra “ della realtà americana attraverso cinque racconti che vanno dall’Alaska alla California, t’invito a proseguire, bene come stai facendo, il più importante dei viaggi, quello dentro te stessa. Che trae vigore anche dalla condivisione del pensiero e matura nel confronto che la pagina scritta consente.
    Perché, come sottolinea per l’appunto Edgar Doctorow :

    “ La scrittura è anch’essa esplorazione. Inizi dal nulla e impari man mano che avanzi “.


    Easyciao!

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